Oggi, le chiese d’oriente e d’occidente ricordano Andrea, apostolo del Signore, il “primo chiamato”.
“Andrea, dopo essere rimasto con Gesù e aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva insegnato, non tenne chiuso per sé il tesoro,ma si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli disse: «Abbiamo trovato il Messia, che significa Cristo». Questa è la parola di un anima che con grande ansietà prepara la venuta di lui e attende la sua discesa dai cielo, ed è piena di gioia sovrabbondante quando l’Atteso si è manifestato, e si affretta ad annunziare agli altri la grande novità. L’aiutarsi reciprocamente nella vita spirituale è proprio segno di benevolenza, di amore fraterno, di sincerità d’animo. Guarda anche Pietro: Andrea «lo condusse da Gesù», affidandolo a lui perché imparasse tutto da lui direttamente”.
Giovanni Crisostomo, Omelie sul Vangelo di Giovanni 19,1 ( tratto da, Comunità di Bose, Il libro dei testimoni, Ed. San Paolo, Milano, 2002)
Dall’Udienza generale di Benedetto XVI del 14 giugno 2006
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