Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
[1] Di Davide.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,
[2] mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa più grande di ogni fama.
[3] Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
[4] Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della tua bocca.
[5] Canteranno le vie del Signore,
perché grande è la gloria del Signore;
[6] eccelso è il Signore e guarda verso l’umile
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
[7] Se cammino in mezzo alla sventura
tu mi ridoni vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano
e la tua destra mi salva.
[8] Il Signore completerà per me l’opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Dio Mi parla
Tu parli in me
nel linguaggio semplice e sereno
della mia profonda esistenza.
Ma
mi rifiuto di ascoltarTi.
Perché
non usi il linguaggio dei miei poveri desideri,
delle mie tristi soddisfazioni,
della felicità che spero?
Tu Ti ostini a interpellarmi
traverso gli avvenimenti della mia vita,
attraverso disagi e fallimenti e soprattutto
attraverso tutti i miei poveri tentativi
di fare a meno di Te.
Non è che in fondo alla mia miseria,
isolato nella mia sofferenza,
annientato dall’impotenza,
che mi abituo alla Tua voce.
A poco a poco essa mi penetra,
si infiltra, mi lavora.
Allora la vita
ricomincia a circolare in me.
Io so di nuovo chi sono
e non mi arrischio più
a chiederTi chi sei
perché
so bene che Tu sei
IL MIO SIGNORE.
Anonimo
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