“DIES DOMINI” stralci e commento cap.1

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La Dies Domini è una lettera apostolica, sulla domenica, di Giovanni Paolo II di interesse e attualità grandissimi e vorremmo parlarne un poco, a più riprese.

Nell’introduzione il Papa chiarisce che cosa  sia la domenica per un credente: dice infatti “Il giorno del Signore, come fu definita la domenica fin dal tempo degli apostoli, ha avuto sempre una considerazione privilegiata per la stretta connessione con il nucleo del mistero cristiano. La domenica infatti richiama, nella scansione settimanale del temo, il giorno della risurrezione di Cristo. E’ la Pasqua della settimana in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte”. Questi sono i valori irrinunciabili  della domenica per ogni cristiano e queste sono le motivazioni profonde da recuperare e valorizzare.

Il primo capitolo inizia  ricordando come la domenica sia la celebrazione della nuova creazione compiuta da Cristo con la sua morte e risurrezione, la creazione di un popolo di risorti, che non può non essere collegata alla prima creazione, alla quale Cristo era presente e partecipe, ma anche al suo glorioso ritorno alla fine dei tempi: “La presenza attiva del Figlio nell’opera creatrice di Dio si è rivelata pienamente nel mistero pasquale, in cui Cristo risorgendo come primizia di coloro che sono morti ha inaugurato una nuova creazione e ha avviato il processo che compirà quando al suo ritorno glorioso riconsegnerà tutto al Padre”.

Il riposo di Dio narratoci nel libro della Genesi, di Dio compiaciuto di quanto aveva creato, è donato al popolo di Israele, Ma  una approfondita lettura della Scrittura ci aiuta a una piena comprensione della domenica; dice infatti il Papa: “Il riposo divino  del settimo giorno non allude a in Dio inoperoso, ma sottolinea la pienezza della realizzazione compiuta ed esprime la sosta di Dio di fronte all’opera molto buona” anche per il cristiano quindi il riposo domenicale assume il suo completo valore se la sua settimana è stata operosa e secondo la volontà di Dio.

Ma per il cristiano la domenica non è il corrispondente del Sabato di Israele: lo comprende e fa un passo avanti, è il primo giorno dopo il sabato, è l’ottavo giono, non ultimo ma primo della settimana, giorno dei tempi nuovi, giorno della parusia, venuta gloriosa di Cristo, della preghiera, della lode, giorno benedetto da Dio.

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