Liturgia del giorno: Audio Salmo 11(10)

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Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.

 

[1] Al maestro del coro. Di Davide.
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi:
“Fuggi come un passero verso il monte”?

[2] Ecco, gli empi tendono l’arco,
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nel buio i retti di cuore.

[3] Quando sono scosse le fondamenta,
il giusto che cosa può fare?

[4] Ma il Signore nel tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo,
le sue pupille scrutano ogni uomo.

[5] Il Signore scruta giusti ed empi,
egli odia chi ama la violenza.

[6] Farà piovere sugli empi
brace, fuoco e zolfo,
vento bruciante toccherà loro in sorte;

[7] Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti vedranno il suo volto.

 

Premere qui per ascoltare il salmo.

 

 

Il Signore scruta giusti ed empi, egli odia chi ama la violenza.

 

«Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi».

Giovanni cap. 21, vers. 20_25

 

 

 

Invocazione alla Verità

 

O Verità
che illumini il mio cuore,
fa’ che non siano le mie tenebre a parlarmi!
Mi sono gettato in mezzo a esse
e mi sono trovato al buio,
ma anche da quaggiù ti ho amato tanto.
Mi sono smarrito,
ma mi sono ricordato di te.
Ho sentito la tua voce alle mie spalle
che mi diceva di tornare indietro:
l’ho sentita a mala pena,
a causa del tumulto interiore
dell’inquietudine,
ma ecco che ora torno assetato
e desideroso della tua fonte.
Nessuno m’impedisca di avvicinarmi a lei:
ne berrò e vivrò.
Non devo essere io la mia vita:
da me sono vissuto male,
sono stato morte per me stesso;
in te ritorno a vivere.
Parlami tu,
istruiscimi.
Credo nelle Scritture,
ma le tue parole sono molto misteriose.
Tu hai già dichiarato con forza, Signore,
all’orecchio del mio animo,
che sei l’eterno,
il solo che possiede l’immortalità
in quanto non muti di aspetto
né alcun movimento ti cambia,
e neppure cambia col tempo la tua volontà:
non sarebbe immortale una volontà
che ora è in un modo, ora in un altro.
Ciò mi è chiaro dinanzi a te;
ti prego che mi sia sempre più chiaro
e che io abbia a rimanere in tale chiarezza,
pieno di sapienza sotto le tue ali…

S. Agostino
Le Confessioni, XII, 10-11

 

 

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