207. 5°. Infine, ottiene loro la benedizione del Padre celeste, benché essendo figli minori e
adottivi, non ne dovessero ordinariamente ricevere. Con questi abiti del tutto nuovi, molto
preziosi e ottimamente profumati e con il proprio corpo e la propria anima ben disposti e
preparati, essi si avvicinano con fiducia al letto di riposo del loro Padre celeste. Egli sente e
riconosce la loro voce, che è quella del peccatore; tocca loro le mani coperte di pelli; sente il
buon profumo dei loro abiti; mangia con gioia di ciò che Maria, loro Madre, gli ha preparato; e
riconoscendo in essi i meriti e il buon profumo del Figlio suo e della sua santa Madre: 1.
concede loro la sua duplice benedizione, benedizione della «rugiada del cielo», cioè della grazia
divina che è seme di gloria: «ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo»;
benedizione delle «terre grasse», cioè questo buon Padre dà loro il pane quotidiano e una
sufficiente abbondanza dei beni di questo mondo; 2. li rende signori degli altri loro fratelli, i
cattivi credenti; non che questa supremazia appaia sempre in questo mondo che passa in un
momento, dove spesso sono i cattivi che dominano: «Sparleranno, diranno insolenze, si
vanteranno tutti i malfattori». «Ho visto l’empio trionfante ergersi… », ma e vera tuttavia e
apparirà in modo manifesto nell’altro mondo, per tutta l’eternità, dove i giusti – come dice lo
Spirito Santo – «governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli»; 3. non contenta di
benedirli nelle loro persone e nei loro beni, la Maestà divina benedice anche tutti coloro che li
benediranno e maledice tutti coloro che li malediranno e perseguiteranno.
208. 2°. Li provvede di tutto. Il secondo dovere di carità che la Santa Vergine compie verso i
suoi fedeli servitori consiste nel provvederli di tutto per il corpo e per l’anima. Dà loro abiti
doppi, come abbiamo appena detto; dà loro da mangiare i cibi più squisiti della mensa di Dio;
dà loro il pane di vita che ella ha formato; sotto il nome della Sapienza, dice loro: «Figli miei,
saziatevi dei miei prodotti, riempitevi di Gesù, il frutto di vita che io ho messo al mondo per
voi… Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Mangiate, amici,
bevete; inebriatevi, o cari. Venite, mangiate il mio pane, che è Gesù; bevete il vino del suo
amore, che io ho mescolato per voi con il latte del mio seno». Essendo ella la tesoriera e la
dispensatrice dei doni e delle grazie dell’Altissimo, ne dà una buona porzione, e la migliore, per
nutrire e mantenere i suoi figli e servitori. Essi sono ben pasciuti del pane vivente, inebriati del
vino che germina i vergini. Sono portati in braccio e accarezzati. Sono talmente facilitati nel
portare il giogo di Gesù Cristo, che quasi non ne sentono la pesantezza, a causa dell’olio della
devozione nel quale ella lo fa macerare: il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
209. 3°. Li guida e conduce. Il terzo bene che la Santa Vergine compie per i suoi fedeli
servitori è quello di guidarli e condurli secondo la volontà del suo Figlio. Rebecca guidava il suo
piccolo Giacobbe e ogni tanto gli dava dei buoni consigli, sia per attirare su di lui la benedizione
di suo padre, sia per evitare l’avversione e la persecuzione del suo fratello Esaù. Maria, che è
la stella del mare, guida tutti i suoi fedeli servitori al porto sicuro; mostra loro le rotte della
vita eterna, fa loro evitare i passaggi pericolosi, li tiene per mano sui sentieri della giustizia, li
sostiene quando stanno per cadere, li rialza se sono caduti, li riprende come madre di carità
quando hanno mancato e qualche volta anche li castiga amorevolmente. Un figlio che
obbedisce a Maria, nutrice e guida illuminata sulle vie dell’eternità, potrà forse smarrirsi? Dice
san Bernardo: «Seguendo i suoi esempi non ti smarrirai». Non temere: un vero figlio di Maria
non viene ingannato dal maligno e non cade in qualche eresia esplicita. Là dove Maria è guida,
non ci sono né lo spirito maligno con le sue illusioni, né gli eretici con le loro sottigliezze.
Appoggiandoti a lei, non cadrai.
210. 4°. Li difende e protegge. Il quarto beneficio che la Santa Vergine rende ai suoi figli e
fedeli servitori è quello di difenderli e proteggerli contro i loro nemici. Rebecca, con le sue
premure e accortezze, liberò Giacobbe da tutti i pericoli in cui venne a trovarsi e in particolare
dalla morte che suo fratello Esaù gli avrebbe certamente inflitto a causa dell’odio e dell’invidia
che nutriva contro di lui, come un tempo fece Caino con il suo fratello Abele. Maria, la buona
Madre dei veri credenti, li nasconde sotto le ali della sua protezione, come una chioccia i suoi
pulcini; ella parla loro, si abbassa verso di loro, viene incontro a tutte le loro debolezze; per
proteggerli contro lo sparviero e l’avvoltoio, si mette attorno ad essi e li accompagna «come
schiere a vessilli spiegati». Può forse temere i suoi nemici un uomo circondato da un esercito di
centomila uomini ben schierati? Un fedele servitore di Maria, circondato dalla sua protezione e
dalla sua potenza imperiale, deve temere ancor meno. Questa buona Madre e potente
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